Oggi 15 Marzo, la Nazione si colora di lilla, colore legato alla prevenzione e cura dei DCA (disturbi del comportamento alimentare). La sua eziologia multifattoriale, non attribuisce la causa di insorgenza a un unico elemento, ma molteplici cause, psicologiche e biologiche, si combinano insieme.
L’insorgenza è prevalentemente legata all’età adolescenziale, tuttavia, ultimissimi dati epidemiologici confermano l’abbassamento dell’età di esordio tra bambini e tra i pre-adolescenti. Il sesso femminile è quello maggiormente interessato, infatti il rapporto maschi femmine è di 1:9.
Secondo il nuovo DSM-5 (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) la classificazione dei disturbi del comportamento alimentare è stata riorganizzata e aggiornata, secondo la seguente suddivisione generale:
- anoressia: caratterizzata dalla restrizione dell’apporto energetico con una riduzione eccessiva del peso in relazione all’età, al sesso e alla salute fisica, accompagnata dall’intensa paura d’ingrassare e dalla dismorfofobia (alterata percezione del proprio aspetto in relazione al peso e alle forme);
- bulimia nervosa: caratterizzata da ricorrenti abbuffate compulsive (almeno una volta a settimana per tre mesi), accompagnate dal senso di mancanza di controllo sull’atto del mangiare durante l’episodio e abbinata alla valutazione di sé, inappropriatamente influenzata dalla forma e dal peso del corpo. Questo genera ricorrenti comportamenti di compenso volti a prevenire l’aumento di peso, come vomito autoindotto, abuso-uso improprio di lassativi, diuretici o altri farmaci, digiuno o esercizio fisico eccessivo;
- binge eating disorder (disturbo da alimentazione incontrollata): caratterizzata da episodi ricorrenti di abbuffate (almeno una volta a settimana per almeno sei mesi), che suscitano sofferenza e disagio. Non vengono usati comportamenti compensatori inappropriati;
- disturbi dell’alimentazione atipici: definiti come comportamenti di disagio clinico che non soddisfano i criteri per una piena diagnosi di anoressia o bulimia nervosa.
Due principi sono alla base del trattamento clinico:
- l’approccio multidimensionale e integrato, che coinvolge diverse figure professionali come psichiatri, psicologi/psicoterapeuti, internisti, nutrizionisti, endocrinologi,
- la molteplicità dei contesti di cura, dalla gestione ambulatoriale a lungo termine alla riabilitazione semiresidenziale e residenziale indirizzata per gli stadi più gravi di malnutrizione.
SOS disturbi alimentari – numero verde nazionale 800180969: attivo da lunedì a venerdì 24 ore su 24, offre un servizio di counseling, ascolto da parte dei diversi specialisti e informazioni sulle strutture sanitarie presenti nelle diverse regioni italiane.
a cura della dr.ssa Roberta Falcone