Il campo della nutrizione negli ultimi tempi sta subendo una vera e propria rivoluzione che riguarda il superamento dell’antica concezione del cibo, considerato in passato solo in termini di calorie, ma che viene interpretato nella nuova accezione di insieme di molecole, in grado di interagire direttamente con le cellule del nostro corpo e più in profondità, con i geni che compongono il nostro DNA.
Per comprendere a pieno questa trasformazione è bene conoscere la differenza tra alimentazione e nutrizione:
- l’alimentazione è l’atto che consente l’assunzione di alimenti fondamentali per il metabolismo e le funzioni vitali;
- la nutrizione è relativa a quei processi metabolici che assicurano la crescita, lo sviluppo e l’integrità dell’organismo vivente, per i quali, la compatibilità degli alimenti introdotti con la dieta è la base per assicurare e preservare lo stato di salute o prevenire e combattere lo stato di malattia.
Di fatto, quindi, ciò che fa ingrassare o dimagrire, non è il conteggio delle calorie, derivante dalla somma del loro contenuto in ogni singolo alimento, perché a parità di queste, diversi sono gli effetti degli alimenti sulle funzioni cellulari. Ad esempio, un piatto di pasta, una bistecca di manzo, un boccale di birra possono fornire lo stesso numero di calorie, ma essendo costituite da molecole nettamente diverse, differente sarà la loro reciproca azione sulle cellule.
Per perdere peso, non affanniamoci, dunque, a contare le calorie di ogni alimento che mangiamo, basta tener a mente cinque semplici regole, che ognuno di noi deve personalizzare sulla base della composizione e della suddivisione dei pasti, del proprio stile di vita, dei propri cicli ormonali e metabolici e non, in ultimo, del rapporto stesso che si vive con il cibo.
In elenco le cinque regole:
1. Mangiare poco e spesso: aiuta a mantenere sotto controllo i valori di glicemia, lipidi e insulina;
2. Avere a disposizione sempre frutta e verdura: aiuta a contrastare l’accumulo eccessivo di grasso;
3. Evitare regimi dietetici troppo restrittivi (per esempio ridottissime quantità di carboidrati): assicura il corretto apporto di glucosio al cervello;
4. Introdurre almeno 30 gr di fibre (frutta, verdura, cereali, legumi) al giorno: favorisce il benessere dell’intestino, che agisce anche controllando l’assorbimento di glucosio e lipidi (acidi grassi e colesterolo);
5. Mantenersi attivi con l’esercizio fisico, agendo positivamente sulla massa magra (muscolare): in associazione ad un’alimentazione bilanciata, favorisce la perdita del peso in maniera progressiva e non repentina, evitando la “sindrome da adattamento metabolico” che porta al blocco della perdita di peso.
a cura della dott.ssa Roberta Falcone