8 Marzo festa della donna: l’articolo si tinge di rosa con una dedica speciale a tutte quelle donne che soffrono della policistosi ovarica, conosciuta anche come sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).
La PCOS è una condizione patologica la cui eziologia non è, purtroppo, imputabile a una causa certa, nonostante risulti sempre più accreditata l’ipotesi genetica ed è frequente nel 5-10% della popolazione femminile in età fertile.
Il quadro clinico interessa:
l’apparato genitale femminile: le ovaie sono di dimensioni più grandi della norma e presentano all’interno cisti multiple di piccole dimensioni, ovvero follicoli che non hanno completato la corretta maturazione;
il sistema ormonale: le alterazioni endocrine portano ad un incremento della produzione di ormoni maschili (responsabili della peluria e dell’acne) irregolarità del ciclo mestruale e obesità;
le alterazioni metaboliche: come l’insulino-resistenza, l’intolleranza glucidica, il diabete mellito, le dislipidemie, il maggior rischio cardiovascolare e l’ipertensione.
In questo particolare ambito, l’alimentazione può essere un alleato prezioso, poiché una dieta controllata e bilanciata permette, non solo, di perdere peso qualora ce ne fosse bisogno, ma anche di normalizzare i livelli di insulina, ormone che è in grado di influenzare la produzione di androgeni ed estrogeni nell’arco del ciclo mestruale.
Di cosa si compone il menù di chi soffre dell’ovaio policistico?
- la colazione, che non deve mai mancare, si arricchisce di frutta secca, di fibre, di vitamine e sali minerali;
- il pranzo deve contenere sempre con una piccola quota di carboidrati (pasta integrale e cereali), proteine vegetali (legumi) abbondante verdura, frutta senza eccedere e olio extravergine di oliva, come condimento.
- la cena deve essere composta da cibi leggeri ad alta digeribilità come una modesta porzione di verdura e una piccola porzione di proteine animali, utilizzando sempre l’olio extravergine come condimento.
- I condimenti vanno regolati, facendo attenzione al consumo di zucchero e di grassi (riducendo quelli saturi).
- Per la cottura, è bene preferire il vapore, la griglia o la piastra che preservano il gusto e la digeribilità degli alimenti.
La correzione dei sintomi della policistosi ovarica attraverso l’alimentazione deve diventare una formula routinaria per la donna che soffre di questa patologia e non essere limitata nel tempo, perché il cibo può essere la nostra cura o la nostra malattia.
FONTI
- Teede H, Deeks A, Moran L, Polycystic ovary syndrome: a complex condition with psychological, reproductive and metabolic manifestations that impacts on health across the lifespan, in BMC Med, vol. 8, 2010, pp. 41, DOI:10.1186/1741-7015-8-41,PMC 2909929, PMID 20591140.
- Barbieri RL. Polycystic ovary syndrome. ACP Medicine. 2010;1-15.
- D.Jakubowicz, M.Barnea, J.Wainstein, O.Froy – Effects of caloric intake timing on insulin resistance and hyperandrogenism in lean women with PCOS, Clinical Science (2013) 125, 423-43