L’alimentazione della futura mamma influenza l’espressione dei geni dell’embrione, attraverso complessi meccanismi epigenetici: macro e micronutrienti, regolano la stabilità del DNA e gli adattamenti del fenotipo.
Processi di metilazione del genoma sono alla base dell’attivazione o dello spegnimento di geni chiave fetali e placentari: tutto questo viene inevitabilmente modulato dai nutrienti presenti negli alimenti.
Un adeguato programming nutrizionale durante tutto il periodo della gravidanza contribuisce al corretto sviluppo dell’embrione (riducendo aborti, parto pretermine, basso peso alla nascita, malattie invalidanti come la spina bifida) e preserva la salute della mamma e del nascituro.
Una corretta, bilanciata e sana alimentazione materna è determinante anche nella successiva fase di allattamento per garantire la corretta crescita del bambino e la prevenzione infantile contro l’insorgenza di malattie croniche, quali obesità, diabete, infiammazione, deposito di grasso viscerale e BMI elevato.
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testo da inserire testo da inserire testo da inserireLa valutazione della storia familiare per malattie dismetaboliche e cardiovascolari, consente di attuare strategie nutrizionali preventive, volte alla riduzione del rischio di insorgenza di tali problematiche in soggetti geneticamente predisposti.