Con il termine fertilita’ si intende la capacità che un individuo o una coppia possiede di riprodursi.

Le cellule germinali maschili (spermatozoi) e femminili (ovocita) risentono di condotte alimentari errate e sregolate che unite ai normali processi di invecchiamento fisiologico, minano la delicata fase del concepimento. Nella donna la finestra fertile ha una durata precisa (tra i 20 e 30 anni con fertilità massina, tra i 32-37 anni subisce un primo declino, dopo i 37 un secondo declino e cessa con l’arrivo della menopausa).

I nemici della salute riproduttiva oltre a cause di natura endogena come malformazioni anatomiche, terapie farmacologiche (radio e chemioterapia), alterazioni ormonali, infezioni, patologie (endometriosi, Pcos, celiachia) sono senza dubbio l’obesità, la sedentarietà, l’abuso di alcol, il fumo di sigaretta e una dieta squilibrata ricca in grassi saturi, alimenti confezionati, pasti fuori casa, zuccheri raffinati e povera di fibre, frutta e verdura.

Quindi, il monitoraggio del peso corporeo e il miglioramento dello stato nutrizionale e della composizione corporea, rappresentano i primi passi affinché non vi siano alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi.

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Roberta Falcone - MioDottore.it